Natura

Fiume Tevere

I fiumi hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nella nascita delle città e nella realizzazione di scambi commerciali oltre che culturali: il Tevere e la storia di Roma e del suo impero ne sono un valido esempio. Allo stesso modo per la fondazione della città romana di Ocriculum una serie di fattori geografici ed ambientali hanno determinato la scelta di questo luogo strategico, compreso tra un’ansa del Tevere e le verdi colline umbre.

Tevere-Chiesa-San-Vittore

Bosco Vallefredda

Il Bosco di Vallefredda si sviluppa all’interno della proprietà del Comune di Otricoli in località Pareti ed ha un’estensione complessiva di 85.620 mq. All’interno dell’area si snoda un percorso attrezzato lungo complessivamente c.a. 850 m, che rappresenta di fatto il recupero delle piste forestali utilizzate dalla Comunità Montana per effettuare i lavori che furono necessari ad avviarlo ad alto fusto.

Territorio montano

I confini naturali tra Umbria e sabina, sono limitati dal Tevere ad ovest e nel versante orientale da un sistema montuoso che prosegue, al di là del fiume Nera, nei rilievi collinari del comprensorio amerino. Questa catena è costituita dal Monte Cosce (m. 1114), Monte San Pancrazio (m. 1028), Colle di Vasciano (m. 925) e dal Monte Ventatoio (m. 909), ed è preceduta da una più bassa serie di alture rivestite dai boschi, alle cui pendici si trovano Calvi (m. 401) e Poggio (m. 387).
Poggio sorge su un colle di formazione pliocenica, dove affiora “il retico – il terreno più antico che si trova in Umbria – con una stretta striscia lunga 5 km, alla base dei calcari mesozoici del lias inferiore, che vanno a formare la maggior parte dei monti suddetti, ricchi di fossili di gasteropodi e dei branchiopodi.
Già Terenzi, sul finire dell’ottocento, aveva sottolineato l’importanza geologica di queste rocce liassiche: “Calcari bianco lattei o di color bigio, privi affatto di selci che stivate ad ovest, si perdono sotto il pliocene di rimpetto al castello di Borgaria e solo a Schifanoia ed al Poggio, le dette rocce spuntano fuori dagli addossamenti alluvionali e pliocenici” 

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Area archeologica di Ocriculum

Ocriculum, alleata di Roma nel 308 a.C., dopo la battaglia di Mevania, svolse una funzione strategica come città di confine tra l’Umbria e la Sabina e come punto di scambio tra la viabilità fluviale e terrestre lungo la via Flaminia. I rapporti commerciali con Roma erano, infatti, intensi grazie sia al vicino porto fluviale sul Tevere detto Porto dell’Olio, di origine romana, ma usato anche per tutta l’età papale, che alla via Flaminia realizzata nel 220 dal console Flaminio.

Percorsi Natura

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